Tenuta San’Antonio si aggiudica i prestigiosti ‘PREMIO SPECIALE DENOMINAZIONE DI ORIGINE 2014’ E GRAN MEDAGLIA D’ORO

In occasione della 21ª edizione del Concorso Enologico Internazionale e della 48°edizione di Vinitaly, sono stati riconosciuti a Tenuta Sant’Antonio due riconoscimenti di altissimo valore.

Tenuta Sant’Antonio si appresta ad iniziare il Vinitaly in modo esaltante grazie a due importanti riconoscimenti ottenuti dalla serrata valutazione del Concorso Enologico Internazionale. A questa 21° edizione hanno partecipato circa 3000 vini, valutati in forma anonima da 21 commissioni, ognuna composta da 5 membri, di cui due enologi italiani (nominati dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani), un enologo straniero e due giornalisti o esperti di fama internazionale selezionati da Veronafiere e dall’ ICE . Le commissioni sono state presiedute dal direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli che è anche presidente del Comitato Nazionale Vini del Ministero delle politiche agricole italiano.

Un inizio sicuramente entusiasmante per Tenuta Sant’Antonio che si appresta a vivere anche quest’anno un Vinitaly decisamente appassionante, grazie all’Amarone della Valpolicella DOC 2008 Campo dei Gigli che si aggiudica il Premio Speciale Denominazione di Origine 2014 e la Gran Medaglia d’Oro, nella categoria vini tranquilli per i vini rossi. “Siamo orgogliosi di questi riconoscimenti – commenta Armando Castagnedi – che sono la dimostrazione concreta di come professionalità e passione nel nostro lavoro portano a risultati concreti di alto livello.”

Oltre a questo grande vino, al Vinitaly protagonista sarà la linea Télos, senza solfiti aggiunti, nata cinque anni fa, che si presenterà all’appuntamento con tutti e tre i vini della famiglia al completo: Télos il Bianco, Télos il Rosso e Télos l’Amarone. Quest’ultimo, in vendita dal mese di febbraio è rappresentato al Vinitaly dalla prima annata prodotta, il 2010, che è anche la prima che segna l’entrata ufficiale nella lista dei vini DOCG italiani. L’Amarone Télos DOCG 2010 si presenta all’olfatto con note similari al fratello minore “Télos il Rosso Valpolicella Superiore”, in particolar modo il sentore di grafite e di marna che ne caratterizzano l’unicità. Questo Amarone, innovativo nel suo metodo di vinificazione, accompagna alla grande mineralità note floreali, di frutta rossa come ciliegia, ribes e mirtilli, ma anche note speziate di pepe bianco, chiodi di garofano e liquirizia. Lo spettro aromatico è completato dalle note terziarie provenienti dall’affinamento in tonneaux di rovere francese, che gli conferiscono leggere e piacevoli sentori di cacao, vaniglia, caffè, cioccolato e tabacco.

“Tèlos l’Amarone” è un vino ancora giovane e molto fresco che merita e richiede un ulteriore affinamento in bottiglia per arrivare alla sua massima espressione solamente dopo qualche anno di paziente ma sapiente attesa. Vi aspettiamo al Vinitaly per degustare l’Amarone Télos e gli altri nostri vini: Galleria Castelvecchio (tra Pad 2 e 3) Stand 4

LA TRADIZIONE CASTAGNEDI

Armando, Tiziano, Paolo e Massimo Castagnedi: quattro fratelli e una passione che nasce nelle vigne paterne di San Zeno di Colognola ai Colli, nella Valpolicella dove si fanno i più famosi vini scaligeri: Amarone, Valpolicella, Soave. Nel 1989 la svolta. I quattro acquistano una proprietà nei Monti Garbi, mettendo così le basi per quella che oggi è una grande Tenuta Agricola produttrice di vini eccellenti. È una sfida. La decisione di piantare nuove vigne, affiancandole ai vigneti già esistenti e di edificare la nuova cantina nella zona Monti Garbi (che in dialetto significa aspro, duro) richiede coraggio e spirito da imprenditori: qualità che non mancano ai Castagnedi. Per coltivare un terreno così particolare non bisogna nascere vignaioli, quanto piuttosto viticoltori, nel senso più puro del termine. Un vignaiolo avrebbe scartato a priori un tale terroir. Al contrario, i fratelli Castagnedi, che per anni hanno seguito e curato i filari di altre aziende vitivinicole di Toscana, Sicilia, Lazio, vedono nei Monti Garbi un’area dalle enormi potenzialità. Con oltre 80 ettari coltivati, una gamma di vini tutti rigorosamente di propria produzione che spazia dai tradizionalissimi Amarone e Valpolicella Ripasso all’intrigante e innovativo Scaia, un centro per l’affinamento innovativo e all’avanguardia, l’azienda è in continuo miglioramento: sia per la qualità dei prodotti, sia per il servizio ai clienti. Tenuta Sant’Antonio fa parte, oltre che del Consorzio della Valpolicella, anche dell’Associazione “Famiglie dell’Amarone d’Arte”. L’obiettivo è promuovere la vera cultura dell’Amarone.

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